Conosci l’Aida? No, non è l’opera lirica di Giuseppe Verdi, è la ciclovia che collega la Francia alla Slovenia e alla penisola istriana, in un viaggio sulle due ruote percorribile in entrambe le direzioni, che regala un senso di libertà e di movimento per oltre 900 Km.

Si tratta di un’iniziativa FIAB Onlus, nata nel 2016 dall’idea di due amici con lo scopo di collegare il nord Italia, da Susa a Trieste, su percorsi ciclabili già esistenti, segnalati e sicuri da percorrere.

Le origini del progetto

La ragione all’origine del progetto, basata sull’idea di unire e sfruttare i tracciati esistenti, al posto di crearne di nuovi, pone le basi su una condizione frequente e disagevole in cui spesso si trovano i ciclisti. In molti casi i percorsi dedicati alle bici si sviluppano infatti esclusivamente sul territorio di competenza di un Comune, interrompendosi al confine con il comune adiacente.

Per risolvere questo non senso e portare a compimento l’idea è stata lanciata con successo una raccolta fondi, utile ad adottare 1 km della ciclovia, e contestualmente generare posti di lavoro, indotto e stimolare un turismo responsabile sull’area, che collegasse le città e i percorsi.

La campagna è stata utile a creare la mappa GPS completa e le immagini geolocalizzate, realizzare i segnavia, occuparsi della loro manutenzione e contribuire allo sviluppo della comunicazione.

Al progetto hanno collaborato le singole regioni attraversate, nella figura dei rappresentanti di coordinamento che hanno presidiato sull’attuazione del piano con la loro conoscenza del territorio e la loro presenza in loco.

L’obiettivo congiunto che si erano prefissati era quello di rispondere alla domanda ciclo-turistica e alla domanda di mobilità locale, utilizzando la ciclovia anche per attraversare le città toccate dal percorso, come Torino, Milano, Verona, Venezia e Trieste, dalle quali è possibile partire in sella.

Al termine dell’iter autorizzativo il percorso è stato riconosciuto dal Ministero dei Trasporti ed inserito nella rete Bicitalia, dove è oggi navigabile come percorso BI20.

Cosa puoi trovare lungo l’Aida?

Questo lungo itinerario, che include la Francigena Valsusina e diverse altre piste, collega nove siti artistici Unesco e si sviluppa su piste ciclabili e strade poco trafficate. Il suo livello di difficoltà è medio-basso, si svolge principalmente su asfalto e in parte su sterrato, e i mesi che ti consigliamo per effettuarlo sono quelli primaverili e autunnali.

Rappresenta un’ottima idea per inforcare la bicicletta e partire subito e senza indugi dalla tua città, ma se vuoi dei punti fermi sui quali programmare il tuo viaggio in bici, l’App ufficiale torna utile per sapere in anticipo dove dormire, quali località raggiungere, e scaricare offline la mappa da seguire per non perdersi lungo il percorso.

Anche i preziosi punti acqua e le officine per riparazioni sono segnalati, e costellano il percorso insieme ai luoghi nascosti da visitare.

Non ci resta che lasciarti alla consultazione dei dislivelli e alla definizione delle tappe; ora sei davvero pronto per indossare casco e guanti e partire alla volta della tua meta ideale.